Un libro al mese
Giulio D'Agostini e Dino Esposito
Così è ... probabilmente
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È indubbio che la stragrande maggioranza delle nostre decisioni avviene "nel crepuscolo della probabilità", per usare una celebre espressione del filosofo Locke. Ma è altrettanto riconosciuto che la maggior parte delle persone se la cavano male nelle valutazioni di probabilità, a parte forse gli esempi stereotipati che si insegnano a scuola. In particolare non sono pochi -- anche eminenti scienziati! -- a commettere errori clamorosi nella valutazione della probabilità delle cause, il "problema essenziale del metodo sperimentale", secondo Poincaré, ricordato nel testo da Luisa, la giovane manager che nel corso della discussione acquisterà dal suo capo, il saggio Alberto, il nomignolo di signorina Bayes. Completa il terzetto dei protagonisti di questo originale libro l'ingenuo Giorgio, in verità un brillante laureato in Fisica, ove però -- come testimonia chi scrive -- non viene insegnato, o almeno non veniva insegnato fino a pochi anni fa, come affrontare il "problema essenziale" sopra menzionato. Gli autori usano, per spiegare i fondamenti dell'inferenza probabilistica, il sempre funzionante espediente del dialogo, che ha la peculiarità di mettere il lettore di fronte a possibili obiezioni e difficoltà di comprensione, poi risolte durante la discussioni. Così, fra battute amene, citazioni filosofiche, disegnini alla lavagna (riprodotti nel testo a mano a mano che si evolvono) e facili calcoletti, ci sentiamo talmente coinvolti che ci sembra di sedere insieme ai protagonisti, mentre discutono i casi che vengono loro in mente, tutti più o meno concatenati e finalizzati alla valutazione delle probabilità delle cause o di eventi futuri e alle questioni decisionali connesse. Si passa così dall'autenticazione biometrica ai test clinici; dai noccioli di pesche sul Gran Sasso ai neutrini rivelati sotto il Gran Sasso; dal "biliardo di Bayes" ai sondaggi elettorali e alla valutazione della composizione di un'urna mediante esperimenti di estrazioni e reintroduzione di palline. E ridendo e scherzando, come si usa dire, vengono toccate importanti questioni filosofiche sulla probabilità che hanno anche enorme rilevanza pratica. Impariamo così il significato della probabilità soggettiva, il ruolo delle "prior" e quello delle scommesse coerenti nelle valutazioni di probabilità. E soprattutto il teorema di Bayes, presentato in diverse formulazioni, la cui applicazione porterà a non poche sorprese, ogni qual volta le errate intuizioni cozzano contro le "inversioni di probabilità" effettuate secondo le regole della probabilità. In definitiva, procedendo fra i divertenti dialoghi, impareremo come essere un po' più razionali e meno dogmatici, soppesando evidenze sperimentali e conoscenze pregresse e considerando così cum grano salis affermazioni che rischieremmo di prendere per oro colato. Tutto grazie a Bayes, D'Agostini ed Esposito.
(Febbraio 2014: SxT-libroalmese)/Pasquale di Nezza