Un libro al mese
Vannevar Bush
Manifesto per la rinascita di una nazione
Scienza, la frontiera infinita.
Bollati Boringhieri Editore
In questo interessante (ed ancora attualissimo) libro è riportato la relazione scritta dal consigliere scientifico di F.D. Roosevelt, Vannevar Bush circa l'organizzazione del sistema scientifico degli Stati Uniti immediatamente dopo la II Guerra Mondiale. E' una lettura interessante perché l'introduzione di Pietro Greco contestualizza la relazione in ambito storico spiegando l'humus culturale nel quale le idee ivi riportate si sono sviluppate e le conseguenze di "Scienza, la frontiera infinita", che avrebbero definito il sistema della ricerca pubblica degli Stati Uniti sino ad i nostri giorni. Dal Progetto Manhattan, primo sforzo organizzato su grande scala di coordinamento tra scienziati, militari ed istituzioni pubbliche, all' emanazione del National Science Foundation Act, la legge dove si stabilisce che il controllo della nuova agenzia finanziatrice della ricerca pubblica deve essere affidato a scienziati che eleggono il loro presidente in autonomia dalla 'politica'. All'inizio, prevale cosi il paradigma che la ricerca d'eccellenza deve essere diretta in totale indipendenza da coloro che la conoscono meglio: gli scienziati. Tuttavia il cammino tracciato da Bush e sostenuto dalla presidenza Roosevelt, non durerà a lungo in quanto H. Truman che lo sostituirà' alla guida del paese nel 1947, rivedrà l'utopia di Bush riportandola alla realtà imponendo che la società civile, tramite la politica, abbia il diritto di indirizzare anche le strategie scientifiche. Un dibattito ancora attuale sul ruolo scienza/società e sul nuovo punto di equilibrio che gli investimenti ingenti nella big-science richiedono e devono essere democraticamente discussi. Opinioni diverse ma che hanno in comune il riconoscimento del ruolo centrale della scienza " leva per lo sviluppo economico, oltre che per la sicurezza sanitaria e militare", nello sviluppo economico e militare della neo-nata potenza mondiale. Così come è' chiaro a Bush, al Presidente Roosevelt ed al suo successore, che la scienza "è rimasta indietro" e che "Non possiamo attenderci che questa lacuna venga colmata dall'industria privata. L'industria si occupa di altro. L'impulso alla ricerca può venire solo dal Governo. E' il Governo che deve investire molto di più e molto meglio se vogliamo vincere la sfida del futuro."
Parole profetiche ed attualissime che settanta anni dopo essere state scritte sono ancora valide ma, ahimè!, inascoltate.
(Dicembre 2013: SxT-libroalmese)/Marco Battaglieri