Un libro al mese
Gödel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante
di Douglas Hofstadter
Adelphi
E' aperta a Roma, fino al prossimo 22 febbraio, una mostra dedicata alle opere del grande artista olandese Maurits Cornelis Escher. E discutendone con un amico abbiamo finito per parlare di questo famoso libro di Hofstadter e mi sembra l'occasione giusta per parlarne qui e condividere con voi le mie impressioni, a distanza di molti anni da quando lo lessi. Il libro tratta di molte cose, a vari livelli di astrazione, ma il suo nucleo, che è poi il motivo per cui lo raccomando qui, è il problema dell'io, la natura della coscienza intesa come consapevolezza di sè. Questione di immensa complessità e tutt'altro che risolta, e nel cui trattamento si intrecciano questioni di matematica (la mente lavora in maniera algoritmica ed è quindi simulabile con una macchina di Turing oppure, come sostengono, per esempio Roger Penrose (ne “La mente nuova dell'imperatore”) e altri, dobbiamo ipotizzare che la mente sia una realizzazione di un computer quantistico?) e morali, con connessioni alle recenti evoluzioni delle neuroscienze. Ad un livello diverso, rappresenta una divertente introduzione ai sistemi assiomatici formali a cui si applica il teorema di Gödel, più una raccolta di dialoghi e illustrazioni sul tema dell'“autoreferenzialità” che con il famoso teorema si intrecciano parecchio. Il libro intimorisce, devo ammetterlo, con la sua mole e la sua apparente complessità, ed io stesso, dopo averlo comprato, l'ho lasciato sullo scaffale parecchi mesi, ma quando poi l'ho iniziato ne sono stato deliziato. Il lettore sappia in anticipo che, al contrario di alcuni testi recensiti di recente, non si tratta di un qualcosa da cui leggere qualche pagina la sera a letto prima di addormentarsi (anche per la mole) ma richiede una comoda poltrona e un po' di tempo da dedicargli. Se riuscirà a ricavarsi questo spazio tra le mille cose che impegnano la nostra vita frenetica, ne ricaverà piacere intellettuale e stimoli per ulteriori letture ed approfondimenti.
(gennaio 2015: SxT-libroalmese)/Dino Esposito